Avida e maligna la porta del l'incanto
Ove il sole non raggiungeva equali
In quella notte splendea la tua grandezza
Sottile e perenne
Un sogno che pare eterno
Mavvolse il profumo d'esso
Che individuo non è
Ma solo inadeguato
Da percepire con sole parole
Ho tanto da dire
Ma niente è adeguato a te
Ciò che so recitare
Son solo i miei abbai
Perché quella inebrianza
Ripassa sempre in mente mia
Neanche si può definir ricordo
Tanto lo vedo
Ma vita è breve
E la prigione si fa più spessa
Il cuore più pieno
Ma il letto più vuoto
Mi sento come un palloncino pronto ad esplodere, ogni volta che sto male sento di non doverlo far vedere a nessuno perchè anche gli altri soffrono e io devo essere forte per loro, e non farglielo pesare
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