Avida e maligna la porta del l'incanto
Ove il sole non raggiungeva equali
In quella notte splendea la tua grandezza
Sottile e perenne
Un sogno che pare eterno
Mavvolse il profumo d'esso
Che individuo non è
Ma solo inadeguato
Da percepire con sole parole
Ho tanto da dire
Ma niente è adeguato a te
Ciò che so recitare
Son solo i miei abbai
Perché quella inebrianza
Ripassa sempre in mente mia
Neanche si può definir ricordo
Tanto lo vedo
Ma vita è breve
E la prigione si fa più spessa
Il cuore più pieno
Ma il letto più vuoto